Palazzo Orsini

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Vicino Orsini

Bomarzo - Ritratto di Vicino Orsini - Click to enlarge
Vicino Orsini
La medaglia (Ø34 mm.) raffigurante il ritratto di Vicino Orsini, conservata al British Museum di Londra, è opera dello scultore Pastorino nato a Siena nel 1508 (†1592), divenuto famoso per i suoi ritratti modellati in cera che venivano poi fusi in bronzo e, più spesso, in piombo per garantirne la durata.
Fu attivo a Parma, Ferrara, Novellara, Bologna e Firenze. Sembra che abbia creato medaglie tra il 1540 ed il 1586. Esistono più di 200 medaglie firmate da lui o a lui attribuite. Le prime erano piccole, firmate e datate di rado, mentre quelle successive al 1554 erano più grandi, spesso datate, firmate e ornate con bordi perlinati su una fascia rialzata.
Dalla serie di medaglie di Pastorino, è chiaro che egli mira ad una medaglistica popolare. La sua fama, comunque, non gli nega commissioni ed incarichi da parte di famosi personaggi del suo tempo quali Ippolito II D'Este, Margherita d'Austria, Francesco De' Medici, Cornelia Colonna, Eleonora d'Austria, Ludovico Ariosto ecc. Quest'ultima, coniata in numerosi esemplari, fu una delle più popolari della produzione del Pastorino.
Nel 2004, su commissione dell'Amministrazione Comunale di Bomarzo, lo scultore Vezio Paoletti ne ha creato una fedele copia di grandi dimensioni (Ø555 mm.) che è stata convenientemente collocata nel salone dei ricevimenti di Palazzo Orsini.

Il restauro

Bomarzo - Palazzo Orsini - Il Restauro
"Lettura Storica ed Interventi Conservativi"
Tesi di Laurea sul restauro
dell'Arch. Emanuela Santucci

Università "La Sapienza" di Roma
Anno Accademico 1997-98

(v. pagina)

L'inaugurazione dopo il restauro del Giugno 2003

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14 giugno 2003 - Il Presidente della Camera dei Deputati Italiana,
On. Pierferdinando Casini, inaugura il restaurato Palazzo Orsini - (v. pagina)



Palazzo Orsini - Sec. XVI
(Orsini Palace)

Aperto al pubblico da marzo a dicembre nei giorni di sabato, domenica e festivi.
Ora solare: 9-13, 15-17
Ora legale: 9-13, 16-18


Bomarzo rappresenta, nel vasto panorama Italiano di piccoli centri da riscoprire, un importante esempio di ricchezze architettoniche, archeologiche e naturalistiche. Elemento caratterizzante del paese è il Centro Storico, in cui spicca Palazzo Orsini: gioiello di architettura Rinascimentale. Alle fasi costruttive del palazzo Orsini di Bomarzo sono legate anche le vicende del sottostante Sacro Bosco di Pier Francesco, ovvero Vicino Orsini nato a Bomarzo il 4 luglio 1523. Il padre Giovanni Corrado Orsini, già vedovo di Lucrezia Anguillara, il 29 aprile 1520 si sposò con Clarice Orsini, figlia del cardinale Franciotto. Già il 29 dicembre 1519 l'architetto e pittore senese Baldassarre Peruzzi aveva progettato la prima ala del nuovo palazzo, vicino alla chiesa, e caratterizzato da un cortile, una loggia, una scala e altre divisioni. Il Peruzzi fu anche impresario avvalendosi della presenza sul cantiere del fratellastro pittore Pietro Antonio di Andrea. Dal 1520 al 1524 le opere di scalpello fino al primo piano si devono a Pier Domenico Ricciarelli; quelle dopo il 1524, cioè dei mezzanini e del cornicione, a Bartolomeo di mastro Giovanni da Morco nella diocesi di Corno. Per evitare le strettoie del borgo medioevale, il Peruzzi disegnò e realizzò il percorso di una nuova strada di accesso, documentata anche da una veduta contenuta nel taccuino senese S.IV.7.Tra il 1521 e il 1533 sotto il castello, il palazzo e il borgo, fu acquisita una vasta area per realizzarvi un giardino terrazzato, degradante verso valle e collegato al nuovo sistema viario. Nel 1526 la nuova ala del palazzo, non era ancora finita, tanto che Giovanni Corrado Orsini ai figli prescrisse di terminarla, poi eventualmente di intervenire sulla contigua ala più antica. Uno schizzo del Peruzzi conservato agli Uffizi (U 579 retto) fa vedere la pianta del palazzo con la loggia, il cortile e la scala alla congiunzione delle due ali, quella nuova in parte realizzata e quella vecchia ancora da trasformare. Morto Giovanni Corrado Orsini il 21 settembre 1535, fu il figlio Pier Francesco, ovvero Vicino, a far terminare la nuova ala del Peruzzi. Così in corrispondenza del cortile coperto due finestre del primo piano e il portale d'ingresso al pianterreno portano inciso il nome di Vicino. Sposatosi a Giove l'il gennaio 1544 con Giulia, figlia di Galeazzo Farnese, Vicino Orsini, al primo piano dell'ala antica, realizzò il proprio appartamento detto della Galleria, oggi residenza comunale, e ulteriormente ampliato dopo la scomparsa della moglie, tra il 1560 e il 1583. La loggia, a squadro su due lati contigui, oggi è utilizzata come sala del consiglio. A Bomarzo sono presenti lo scultore e architetto Francesco Moschino soltanto nel 1552 e molto più tardi il figlio Simone Moschino e un gruppo di scalpellini fiorentini, tutti al servizio dell'Orsini. Il seminterrato dell'ala del Peruzzi era destinato alle cucine e ai servizi, il pianterreno ai rapporti col pubblico e alla giustizia; il primo piano e il mezzanino ad abitazione. Dopo la morte di Giulia Farnese, Vicino Orsini abitò nell'appartamento della Galleria; il pianterreno dell'ala del Peruzzi fu utilizzato dal figlio Corradino Orsini e da Margherita Sabella, mentre il primo piano fu destinato all'altro figlio Marzio Orsini e a Porzia Vitelli. Infatti intorno al 1575 la sala media al primo piano fu dipinta, forse dal viterbese Orazio Bernardo di Domenico, con un fregio contenente gli stemmi Orsini e Vitelli e vedute dei castelli dell'una e dell'altra famiglia. Nel 1564 per una loggia del palazzo Annibal Caro fornì le istruzioni per dipingere la favola dei Giganti, forse ancora nascosta se non distrutta. Nel 1645 Bomarzo e palazzo Orsini furono venduti al duca Ippolito Lante della Rovere, che fece realizzare il grande salone al primo piano nella cui volta, nel 1660-1661 il pittore cortonese Lorenzo Berrettini eseguì l'allegoria della Guerra e della Pace. Le porte in pietra al primo piano sono del XVII secolo; quelle del Peruzzi sono tutte al pianterreno. Nel 1836 il palazzo passò alla famiglia Borghese, alla quale si deve la saletta con le vedute dei castelli di Mugnano, Chia e Attigliano. Soltanto nel dopoguerra la maggior parte di palazzo Orsini è pervenuta al comune di Bomarzo, che per i propri uffici utilizza l'appartamento della Galleria con le iscrizioni di Vicino Orsini e Giulia Farnese.
You can visit the Orsini Palace from March to December, Saturday, Sunday and holidays.
Visiting hours: 9-13, 15-17
In summer time: 9-13, 16-18


Upon the vast Italian tableau of small urban centres to be rediscovered, Bomarzo is important from the architectural, archaeological and natural points of view. The most characteristic component of the town is its historic centre containing the Orsini Palace - a jewel of Renaissance architecture. The construction phases of the Orsini Palace of Bomarzo are linked to the vagaries of the near-by Sacred Forest of Pier Francesco the duke Vicino Orsini born in Bomarzo on the fourth of July 1523. His father - already a widower of his first wife countess Lucrezia Anguillara - married Clarissa Orsini, daughter of cardinal Franciotto, on the 29 of April 1520. As early as 29 December 1519 a Sienese painter and architect Baldassare Peruzzi made a project of the first wing of the new palace, situated near the cathedral and featuring a courtyard, a lodge, a staircase and other elements. Peruzzi also acted as contractor employing at the construction site the services of his half brother, pointer Pietro Antonio di Andrea. From 1520 to 1524 all the stone carvings up to the second floor are attributable to Pier Domenico Ricciarelli; those made afterwards, namely the mezzanine and the cornice, are by Bartolomeo from the workshop of Giovanni da Morco of the Corno diocese. In order to bypass the narrow mews of the mediaeval quarters Peruzzi designed and realised a new access road, also documented in the panoramic drawing in the Sienese sketch-book S.IV.7. Between 1521 and 1533 a vast area under the castle, the palace and the town dwellings had been acquired in order to create a terraced garden descending towards the volley and linked to the new road System. In 1526 the new wing of the Palace was still unfinished causing Giovanni Corrado Orsini to order his children to complete it and to undertake the necessary works in the adjacent older wing. A sketch by Peruzzi still kept in the Uffizi Gallery (U 579 retto) shows the plan of the Palace including the lodge, the courtyard and the stairs linking the wings - the still unfinished new one, and the old one yet to be restored. After Giovanni Corrado Orsini's death 21 September 1535, it was his son Pier Francesco, a.k.a. Vicino, who finished the new Peruzzi wing. Therefore, two second-floor Windows corresponding to the covered courtyard and the ground-floor entrance portal bear the name Vicino carved in relief. Having married in Giove 11 January 1544 daughter of Galeazzo Farnese - Giulia, Vicino Orsini built his private quarters called the Gallery Apartments - now the seat of the Municipality. He further enlarged them after his wife's death, I between 1560 and 1583. The lodge forming the right angles with the adjacent sides of the building is now used as the Municipal Council Hall. The sculptor and architect Francesco Moschino also worked in Bomarzo (only in 1552); as much later did his son Simone and a group of Fiorentine stone carvers – all in the service of the Orsini. The basement of Peruzzi wing was designed to hold the kitchens and other services; the ground floor - for receiving public and dispensing justice; and the first floor with the mezzanine were residential. After Giulia Farnese's death Vicino Orsini lived in the Gallery Apartments. The ground floor of Peruzzi wing was used by his son Corradino Orsini with Margherita Sabella, while the second floor was consigned to the other son Marzio Orsini with Porzia Vitelli. In fact, around 1575 the middle hall of the second floor was adorned, probably by Orazio Bernardino di Domenico from Viterbo, with a frieze containing the Orsini and Vitelli coats of arms and the representations of the castles of both families. In 1564 Annibal Caro provided the instructions for painting of a tale of the Giants in one of the Palace lodges. Unless totally destroyed, it might stili be hidden beneath the layers of later paintwork. In 1645 Bomarzo and the Orsini Palace were sold to the duke Ippolito Lante della Rovere who produced the great hall of the second floor. The vault of the latter contains an allegory of war and peace by a painter from Cortona Lorenzo Berrettini. The stone doorways of the second floor belong to the 17th century; all those by Peruzzi are on the ground floor. In 1836 the Palace went to Borghese family, which made the little hall with the representations of the castles of Mugnano, Chia and Attigliano. The Municipality came into possession of most of the Orsini Palace only after the Second World War. Now it uses the Gallery Apartments, with the inscriptions of Vicino Orsini and Giulia Farnese, for its offices.